Gli rubano Rolex a Napoli: li insegue in auto e li sperona. Morti i due ladri

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Napoli, gli rubano Rolex: li insegue in auto e li sperona, morti i due uomini alla guida dello scooter. La corsa ad alta velocità è tra Marano e Villaricca, in provincia di Napoli. Li raggiunge e li sperona. L’impatto è violento, i due malviventi muoiono sul colpo. Poi la vittima, Giusepe G., si presenta ai carabinieri e racconta quanto è successo.

Come scrive l’Ansa, gli inquirenti stanno verificando con attenzione la versione fornita dal 26enne, che si è allontanato subito dopo l’impatto con il mezzo a due ruote per poi presentarsi alla caserma dei carabinieri; stanno cercando di capire se fosse lui il conducente effettivo dell’auto. Ritrovati un Rolex e una pistola sull’asfalto: la dinamica del fatto La dinamica del fatto sembra comunque compatibile con quanto emerso dalle testimonianze, compresa quella di G.G., anche se per ora gli Procura e carabinieri non si sbilanciano; di certo una rapina sembra essere avvenuta, visto che è stato ritrovato un Rolex e una pistola sull’asfalto.

Gli rubano Rolex, li insegue in auto e li sperona: 2 rapinatori morti

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Gli rubano il Rolex, in auto insegue lo scooter dei rapinatori a Marano, nell’area metropolitana di Napoli, e li sperona: i rapinatori muoiono nell’incidente, l’automobilista è indagato per omicidio volontario.

LA RICOSTRUZIONE

Ieri sera, intorno alle 19,40, i carabinieri sono intervenuti su segnalazione della polizia municipale in via Antica Consolare Campana, una strada periferica di Marano, hanno trovato i corpi senza vita di due uomini, 30 e 39 anni, entrambi di Sant’Antimo e già noti alla giustizia. I corpi erano accanto a una smart 4x4 finita contro muro e a uno scooter T-max a terra insieme a una pistola con matricola abrasa, simile a quelle in uso alle forze di polizia, e a un Rolex.

Gli accertamenti dei carabinieri, insieme ad alcune testimonianze raccolte sul posto e alle immagini delle telecamere in zona, hanno consentito di ricostruire che le due vittime in sella a un T-max avrebbero sfilato il Rolex dal polso di Giuseppe G., 25enne incensurato di Marano, al volante della sua Smart. Il giovane, però, non si sarebbe dato per vinto inseguendo per 200 metri i rapinatori, speronandoli e facendoli finire rovinosamente a terra.

I rapinatori sarebbero morti nella caduta. Il 25enne ha lasciato la sua auto ormai inutilizzabile per andare a piedi alla stazione dei carabinieri di Marano dove questa mattina, alle 7.30, è stato interrogato dal dottor Martinelli della Procura Napoli Nord e indagato a piede libero per omicidio volontario. Gli inquirenti stanno ora acquisendo elementi per vagliare sua posizione, mentre proseguono le indagini per ricostruire cosa sia realmente accaduto.

Napoli. Rubano un Rolex, vittima li insegue e li travolge con auto: morti

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Una sera come tante a Napoli, una serata di rapine a mano armata a caccia di bottini facili e ricchi. Così due uomini a bordo di uno scooter si sono accostati ad una Smart, intorno alle ore 19.30 di venerdì, e con una pistola hanno minacciato il conducente intimandogli di consegnare loro il Rolex che aveva al polso. Lo riporta La Repubblica.

La vittima ha fatto come richiesto e i due rapinatori si sono dati alla fuga con il bottino, ma non avevano messo in conto la reazione del 26 enne, un cittadino come altri incensurato.

Quest’ultimo ha reagito e dato vita ad un inseguimento tra le strade di Marano di Napoli e di Villaricca finito con la morte sul colpo dei due rapinatori e lui che, dopo l’incredulità per quanto avvenuto in una serata come le altre, si è presentato in Caserma per raccontare la sua versione dei fatti.

I carabinieri hanno trovato poco dopo la deposizione del ragazzo i cadaveri dei due accanto ad una moto T Max, una pistola con matricola abrasa e un orologio Rolex.

Poco più in la una Smart For Four, l’auto della vittima del furto che si era messo all’inseguimento dei banditi travolgendoli.

I due uomini sono stati identificati, sono Domenico Romano di 40 anni e Ciro Chirillo di 30 anni, entrambi sono risultati essere pluripregiudicati residenti a Sant’Antimo (Napoli).

Le telecamere di sorveglianza poste lungo le strade della rapina e dell’inseguimento forniranno ulteriori elementi alla dinamica degli eventi e alla loro successione temporale, in quella che è stata una sera come tante a Napoli e nella sua provincia.