La famiglia Ferragnez, dalla storia di Chiara Ferragni e Fedez all’arrivo di Leone e Vittoria
Chiara Ferragni e Fedez hanno dato il benvenuto alla loro secondogenita, Vittoria, nata il 23 marzo. I milioni di fan erano in attesa da giorni: del resto la coppia, la più social dello showbiz, ha sempre condiviso moltissimo con suoi follower, sin dall’inizio della loro relazione, nel 2016. Ripercorriamo allora le tappe più importanti della storia d’amore tra Chiara Ferragni e Fedez, dal primo incontro fino al matrimonio e alla nascita dei due figli
Chiara Ferragni: «Per avere successo devi essere te stessa»
Un ritratto di Chiara Ferragni
O la si ama o non la si capisce. E al netto del numero di follower che seguono la sua vita diffusa 24 ore al giorno sui suoi social network e la risonanza che ogni suo post genera, i dubbi sono pochi. Chiara Ferragni, l’influencer - imprenditrice digitale più famosa al mondo, è sicuramente il personaggio 2.0 per antonomasia al quale è pressocché impossibile rimanere indifferenti. Lo dimostra, come se ce ne fosse bisogno, la nascita mediatica della sua seconda figlia, Vittoria, avuta con il marito Federico Lucia, in arte Fedez, attesa e accolta da ogni parte del mondo da un clamore (e da 1 milione di like sulla foto di Instagram nei primi 20 minuti) senza pari.
Ma del resto tra le tante cose per le quali è famosa, il fatto di essere mamma è sicuramente ciò di cui va più fiera. Perché Chiara Ferragni, regina incontrastata del web e di ogni ragazza che sogni oggi di diventare celebre, è soprattutto una donna capace di farsi interprete dello spirito dei tempi rimanendo sempre fedele a se stessa, forte di quella leggerezza di ascendenza calviniana che la rende inimitabile. E iconica.
Il sito di The blonde salad (credits. theblondesalad.com)
Quando è nato il suo blog, The blonde salad, nel 2009, nessuno avrebbe scommesso su questa bionda ragazza di Cremona che, in pochi anni, ha sparigliato il concetto di influencer diventando la dominatrice incontrastata della vita reale e virtuale, con i suoi look incredibili, la bellezza sempre perfetta, una storia d’amore da capogiro, che è stata capace di aggiornare il sogno americano in versione digitale e di imporsi come modello incontrastato dell’epoca moderna.
Non è un caso che, dal 2017, figuri annualmente nelle classifiche di Forbes e che la sua parabola luminosa abbia incuriosito anzitempo anche la Business school di Harvard che l’ha considerata una case history da studiare e l’ha voluta come ospite nelle sue aule. Un endorsement ufficiale sostenuto da fatti concreti, da un impero dal fatturato milionario e da una popolarità che non accenna a diminuire ma che, anno dopo anno, la conferma come personaggio a tutto tondo con il quale fare i conti.
Who’s that girl? Prima tra le prime a farsi immortalare con indosso capi più o meno ricercati, Chiara Ferragni ha cominciato postando le sue foto sul web e facendosi notare dagli addetti ai lavori prima e poi, complice l’avvento dei social network su larga scala, da tutti. Ma proprio da tutti. Non basta, però, un semplice hobby trasformato in business a spiegare un successo planetario che avrà sicuramente i suoi fondamenti nella sua avvenenza e nella sua capacità di cogliere l’attimo trasformandolo a suo piacimento, perché le ragioni sono altre. E hanno squisitamente a che fare con la positività consapevole di una ragazza che sa quello che vuole e che lotta sapendo di poterlo conquistare perché rappresenta un modello femminile alla portata di chi, come lei, vuole sentirsi forte, indipendente, sicura.
Chiara Ferragni e le sue modelle per MFF Magazine for fashion
Una donna tenace, che fin da ragazzina aveva chiaro in mente che avrebbe lasciato il segno e che ha proseguito caparbiamente per la sua strada infischiandosene di critiche e di haters, facendo spallucce di fronte a chi le pronosticava il dimenticatoio e ribaltando in poco tempo quell’ideale di femminilità da showbiz bello ma subordinato ad altro. Lei, invece, quell’”altro” se l’è creato con le sue sole forze, imponendosi in una nuova professione, cartina tornasole dei tempi attuali, che influenza tanto l’opinione pubblica che il comportamento d’acquisto di una buona fetta di pubblico, con la grinta di chi sa di valere e, cosa che non guasta, di avere avuto anche un bel po’ di fortuna dalla sua parte.
Ma Chiara Ferragni non è sempre stata la Chiara Ferragni che conosciamo oggi. Certo è che ha sempre voluto essere la stella del firmamento social nazionale, punto di riferimento per milioni di ragazze che ha donato alla moda quell’allegria di cui ha bisogno (come ricorda Fabiana Giacomotti nel suo La moda è un mestiere da duri, edito da Rizzoli), ma dietro la quale c’è una storia in cui privato e imprenditoriale si uniscono come nella più bella delle favole, che ha avuto inizio nella provincia satellite intorno a Milano.
Chiara ferragni insieme alle sorelle Valentina e Francesca (foto Instagram @chiaraferragni)
È a Cremona che è nata, infatti, nel 1987, figlia di una venditrice di showroom appassionata di moda e di scrittura, Marina Di Guardo, e di un odontoiatra, Marco Ferragni, e prima di tre sorelle con Valentina e Francesca. È proprio nella famiglia unita pur dopo la separazione dei suoi genitori, che ha cominciato a tracciare le fila di un destino che, naturalmente, era già costellato da centinaia di foto e filmini con cui la madre riprendeva le prodezze delle sue bambine instillando loro quella fiducia e quell’amore nei confronti di loro stesse capace di fare la differenza. «A noi figlie diceva sempre che eravamo belle e che potevamo arrivare dove volevamo, bastava non porsi limiti».
Dopo aver terminato gli studi superiori al liceo classico Manin di Cremona, Ferragni cominciò a scoprire il potenziale del web dilettandosi a postare le sue prime foto e i suoi pensieri sui parenti prossimi degli attuali social network che già nel 2000 spopolavano tra i giovani. Nella preistoria di Internet, con la complicità di una macchina fotografica ottenuta con i punti dell’Esselunga, documentava i suoi primi look mettendo insieme accessori di marca, sottratti all’armadio della madre, con pantaloni di Zara e T-shirt di H&M e aveva già chiaro tanto le sue capacità quanto il potere embrionale del mezzo a sua disposizione.
Le mancava un sodale e lo trovò in Riccardo Pozzoli, il ragazzo con il quale faceva coppia, conosciuto nelle aule dell’Università Bocconi di Milano, e che durante uno stage a Chicago si trovò vis à vis con il fenomeno delle fashion blogger d’oltreoceano, già acclamate come divinità, e con l’ascesa dei social media che stavano diventando sempre più centrali nel business americano.
Un ritratto di Chiara Ferragni
L’intuizione geniale si concretizzò durante una call via Skype quando i due decisero di fare delle passioni della futura manager – moda, lifestyle, viaggi ma anche la sua vita privata – un’insalata da condividere sul web che divenne il cuore del fashion blog «The blonde salad». Il primo post, in italiano e in inglese, era del 12 ottobre 2009 «Dopo anni passati su Flickr e altre communities del web ho sentito il bisogno di muovermi e di creare uno spazio tutto mio», aveva scritto Chiara Ferragni che, dopo un mese, contava già oltre 30mila visite al giorno.
Gli ingredienti di questa entrée del web dal costo irrisorio (l’investimento iniziale era stato di 500 euro per la macchina fotografica digitale e 10 per il dominio del sito) erano semplici: una ragazza carina come tante ma sicuramente di buon gusto in fatto di stile, un catalogo di look che ogni sua coetanea avrebbe potuto ricreare, un insieme di istantanee della sua vita di giovane universitaria, divisa tra Milano e Cremona, tra brunch domenicali, sessioni di shopping e una relazione sana e amorevole. Ma c’erano anche i commenti che lei e i suoi «proto-follower» si scambiavano, ricchi di consigli, smiley e toni estremamente educati che presto resero la ragazza la migliore amica del web e il suo blog il centro di rendez-vous virtuali che crescevano, settimana dopo settimana.
Insieme ai follower arrivarono anche le prime attenzioni da parte dei brand che non solo invitarono Ferragni alle fashion week (rigorosamente standing) ma la coinvolsero nelle prime collaborazioni, come Benetton che la volle nella giuria per il contest della sua campagna adv. Il vero punto di svolta fu però la nascita di Instagram, un vero e proprio tsunami che divenne il social più importante per la fashion industry e accompagnò il successo crescente delle sue blogger, e, soprattutto, suo. Lei, che nel frattempo si era ritagliata un posto nella platea internazionale facendosi vedere alle settimane della moda di New York, Parigi e Londra e accumulando followers, apparizione dopo apparizione. Sette anni dopo i primi post con gli emoticon e i cuoricini, The blonde salad non era più un blog ma un vero e proprio progetto editoriale, corredato di shop online, suggerimenti di moda e di viaggi, un magazine di costume che faceva capo a una società gestita da Chiara e Riccardo (non più legati sentimentalmente ma solo a livello professionale) che coadiuvavano un team di giovanissimi collaboratori, il cui obiettivo era quello di creare partnership a lungo termine con grandi aziende di moda.
Chiara Ferragni (foto Instagram @chiaraferragni)
Al netto del successo dell’iniziativa, c’era però sempre lei, diventata una vera e propria celebrity, elegante e sofisticata che, dalla sua casa di Los Angeles dove si era trasferita, dettava legge in fatto di tendenze e di stile con i suoi post che i brand pagavano con cifre a tre zero e con le sue prime linee di accessori che segnarono il suo esordio “attivo” nel sistema della moda. Come la prima collezione di scarpe e borse a suo nome, la Chiara Ferragni, prodotta in Italia e caratterizzata da un’esplosione di glitter e colori decorati dall’occhio stilizzato che da quel momento in poi caratterizzò le creazioni della neo- stilista.
Dalle ballerine «flirting shoes» alle sneaker, dagli zaini alle cover per l’iPhone, la linea della ragazza si arricchì di sempre nuovi prodotti destinati a sfociare, poi, nei primi monomarca (2017) e a essere venduti in oltre 300 store in tutto il mondo. Tutto questo continuando a fare quello che sapeva fare, ovvero l’influencer. Contesa tra i marchi di lusso, tra cui Dior, Louis Vuitton, Chanel e Max Mara, e testimonial di brand mondiali come Pantene, Amazon moda, Swarovski, Intimissimi e Pomellato, l’imprenditrice fu incoronata a più riprese da Vogue come Blogger of the Moment e l’edizione spagnola della testata la volle in cover, come prima influencer della storia (2014), senza contare le sue apparizioni a eventi pubblici come a trasmissioni tv che, da sole, generavano veri e propri bagni di folla (e followers alle stelle).
Quando nel 2017 il Financial times la inserì tra i grandi nomi del mercato digitale, superando star del calibro di Rihanna e di Ariana Grande, alla favola della biondissima ragazza di Cremona che aveva scalato il mondo mossa dal semplice desiderio «di voler fare cose diverse dagli altri» e alla quale la Mattel aveva dedicato una Barbie dalle sue fattezze, mancava solo il principe azzurro. Complice, questa volta, fu la musica, o meglio una delle hit dell’estate italiana del 2016 in cui un giovane rapper in ascesa, Fedez, cantava «Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton e un collare con più glitter di una giacca di Elton John» e che arrivò alle orecchie della diretta interessata di passaggio in Italia dagli States.
Un’immagine di Chiara Ferragni e Fedez (foto Instagram @chiaraferragni)
La risposta beffarda di Chiara fu affidata, naturalmente, a un video in cui lei stessa cantava il verso galeotto e scintilla fu tanto che il rapper la invitò a un primo appuntamento a Milano, dove a Palazzo Parigi andò in scena, documentato dall’occhio bionico dei paparazzi, il primo capitolo della nascente e cliccatissima storia d’amore. Da quel momento i Ferragnez, come furono soprannominati dalla stampa (termine che compare oggi anche tra i neologismi dell’enciclopedia Treccani), sono al centro di un racconto in chiave social narrato dai loro profili Instagram, di cui fanno parte tanto eventi ufficiali che momenti di vita privata.
L’abito di Dior indossato da Chiara Ferragni per il matrimonio
Come la scenografica proposta di matrimonio avvenuta in diretta sul palco dell’Arena di Verona quando, durante il suo concerto, Fedez ha chiesto pubblicamente la mano di Chiara, e le nozze a Noto l’anno dopo (settembre 2018- vedere MFF di settembre 2018), un social wedding diventato un caso mediatico e di marketing tale da aver creato, secondo Launchmetrics, un media impact value di 36 milioni di dollari, a fronte delle oltre 67 milioni di interazioni di post legati alla giornata. Lei, bellissima in un principesco abito di Dior creato appositamente da Maria Grazia Chiuri, non aveva occhi che per Leone, il suo primogenito frutto di una gravidanza super social e già star del web con i suoi boccoli biondi e gli occhi azzurrissimi della mamma. Segno che, successo planetario a parte, il centro delle sue priorità è sempre stata la famiglia, che fosse quella reale come quella digitale che si è creata nel corso del tempo.
E l’ha ribadito nel 2019 con l’uscita del documentario dedicato alla sua vita, Chiara Ferragni – Unposted diretto da Elisa Amoruso e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, diventato, ça va sans dire, il film-evento più visto di sempre in Italia. Un ritratto intimo di uno dei simboli del tempo attuale e volto di una rivoluzione digitale che lei intelligentemente ha saputo cavalcare per trasformare la sua passione in un business planetario ma sempre senza rinunciare al suo ruolo di donna, moglie e madre, in una celebrazione di femminilità capace di diventare un messaggio per tutte le donne. Perché «Se vuoi puoi farlo anche tu», tout simplement.
La locandina di Chiara Ferragni - Unposted
Perché e indubbio che la fama di Chiara Ferragni sia nei numeri, quelli della sua azienda, dei 21 milioni di followers su Instagram, degli 11 negozi worldwide, di un impero che tra ha raggiunto i 40 milioni di euro di fatturato chiudendo in positivo anche l’annus horribilis della pandemia. Numeri tra cui spiccano anche i 5 milioni di euro raccolti con Fedez in pochi giorni per costruire un nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano all’indomani dell’emergenza sanitaria (cosa che ha regalato loro l’Ambrogino d’Oro- vedere MFF di dicembre 2020) e quelli che interessano la crescita di visite (+27%) agli Uffizi di Firenze, registrate dopo che lei si era fatta fotografare davanti alla Venere di Botticelli.
Chiara Ferragni e Fedez con Giuseppe Sala
Ma, matematica a parte, il futuro di Chiara Ferragni è declinato tutto al femminile, e non solo per i vagiti della piccola Vittoria. Infatti, come ha ribadito in seguito a un chiacchieratissimo post in cui mostrava tutta la sua bellezza di donna al nono mese di gravidanza che le ha attirato critiche da ogni dove, Chiara Ferragni vorrebbe che le donne potessero essere considerate in maniera diversa e imporsi finalmente in una società dove la libertà in rosa, financo quella di mostrarsi come si vuole, è ancora una chimera. Perché se i social possono fare la differenza per la parità di genere, la sua storia può serenamente essere considerata un romanzo di formazione per le giovani generazioni e favorire quell’empowerment al femminile in cui il successo si sposa con la felice realizzazione di sé. (riproduzione riservata)
Chi sono i Ferragnez: Fedez e Chiara Ferragni, la coppia più social del momento
Fedez in gara in questa 71esima edizione del Festival di Sanremo in coppia con Francesca Michielin è, come noto a tutto il web, sposato con Chiara Ferragni, la famosa influencer pioniera di Instagram, dal 2018 ed è papà del piccolo Leone e presto la coppia attende l’arrivo di una bambina. Insieme la famiglia Ferragni Lucia hanno creato un vero e proprio pseudonimo, che racchiude i due cognomi: i famosi Ferragnez.
Chi sono i Ferragnez: come Chiara e Fedez si sono conosciuti
Il primo incontro tra i Ferragnez avviene nel 2015. Chiara conosce, ad un pranzo tra amici, il rapper Fedez. Da qui nasce un’insolita coincidenza. Fedez viene colpito soprattutto dal papillon di Louis Vuitton ‘indossato’ dalla cagnolina bulldog francese, Matilda, dell’influencer e le dedica un verso della sua canzone Vorrei ma non posto, cantata insieme a J-Ax. “Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton, e un collare con più glitter di una giacca di Elton John” Chiara posta un video sui social dove canta proprio quel pezzo e lui le risponde su Snapchat con un nuovo post: “Chiara, limoniamo?”. Così, arriva l’invito a cena. Il resto è social, ça va sans dire.
A Venezia 2017 Chiara Ferragni è sul red carpet, splendida, avvolta in uno splendido vestito rosa e mostra un pancino sospetto. Si scoprirà infatti, tramite un annuncio su Instagram, che Chiara è incinta. Leone Lucia Ferragni nasce il 19 marzo a Los Angeles e in poco tempo diventa il bebè più famoso dei social. Il matrimonio dei Ferragnez arriva il 1° settembre 2018, a Noto, in provincia di Siracusa, città della mamma di Chiara, Marina Di Guardo. La famosissima proposta di matrimonio, in diretta live su Rtl, durante un concerto all’Arena di Verona, rivela on air l’epilogo a lieto fine dei due. Fedez chiederà a Chiara di sposarlo sulle note di una canzone scritta per lei, Favorisca i Sentimenti. Il rito sarà civile e si svolgerà probabilmente a Palazzo Ducezio.
I Ferragnez tra pandemia e nuovi arrivi
Durante la pandemia i due sono stati molto attivi per quanto riguarda beneficienza a causa dell’epidemia Covid: infatti hanno lanciato una raccolta fondi per l’Ospedale San Raffaele di Milano. Adesso Chiara e Fedez, i Ferragnez, aspettano una bambina, la “baby girl”, di cui ancora non si conosce il nome. Sappiamo però che verranno dati alla bambina sia il cognome della mamma che del papà, come è successo per il loro primogenito Leone.