Milano, il leggendario attico di Gucci in piazza San Babila acquistato dal magnate indiano dei farmaci

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Si favoleggia che negli anni in quei locali siano passati fior di personaggi e di nababbi, oligarchi russi, milionari svizzeri, uno dei figli di Gheddafi, la stessa famiglia Berlusconi. Tutti interessati al possibile acquisto delsuperattico in San Babila dove hanno vissuto per lunghi anniMaurizio Gucci e sua moglie Patrizia Reggiani prima di trasferirsi in via Palestro: 1.800 metri quadrati tra il nono e il decimo piano con 37 vetrate a cui si è aggiunto l’undicesimo piano con il lastrico solare trasformato in un giardino pensile con pergolato, piscina panoramica e torretta da cui si domina tutta la città.

Si favoleggia pure che sia una delle abitazioni più care della città, ma è anche vero che classifiche del genere lasciano il tempo che trovano perché le transazioni nel settore delle case di lusso sono coperte dal più assoluto riserbo. In passato si è parlato di una cifra che variava dai 20 ai 30 milioni di euro. Al prezzo però si sono aggiunte anche una serie di grane legali e così l’abitazione dei sogni è rimasta sul mercato per oltre un decennio e poi sottoposta a esecuzione immobiliare per tre lunghissimi anni. Solo a poche settimane dalla fissazione della messa all’asta da parte del giudice è arrivato il compratore. Niente russi, neanche svizzeri. Il magnate in questione, come si evince dagli atti del Tribunale, è l’indiano Rishal Shah, fondatore e proprietario della società Jekson Vision, una multinazionale con sede in India, Usa, Russia, Inghilterra, Germania e Malta, specializzata nel controllo e nell’ispezione delle varie fasi di confezionamento dei farmaci oltre che della loro tracciabilità. Tra i tanti clienti di Jekson Vision, ci sono anche AstraZeneca e altre aziende farmaceutiche pronte a produrre il vaccino anti Covid come la francese Sanofi o l’elvetica Novartis.

«L’acquirente — spiega l’avvocato Giuseppe La Scala che insieme alle colleghe Nadia Rolandi e Valeria Bano ha seguito e disbrogliato l’intricata vicenda giudiziaria dell’immobile — si è presentato da solo senza neanche l’intermediazione di un agente immobiliare. Ha saputo della casa grazie al tam tam delle sue amicizie e ha fatto l’offerta per quella che diventerà la sua abitazione». Tutto fa pensare che l’imprenditore abbia intenzione di aprire una sede della sua azienda proprio in Lombardia.

Gucci e quel mitico attico in San Babila: ora è del magnate indiano del pharma

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In questi 1.800 metri quadrati, con giardino pensile e piscina, in piazza San Babila Maurizio e Patrizia Gucci vissero momenti felici prima di trasferirsi in via Palestro e prima del delitto che tenne con il fiato sospeso l’Italia: Patrizia fu poi condannata come mandante dell’omicidio del marito e patron della casa di moda.

Ora questo attico da sogno, che stava per essere messo all’asta dopo una vicenda lunga e complessa, è stato venduto al magnate indiano dei farmaci Rishal Shah per una cifra da capogiro: secondo i rumors, ben 20 milioni di euro. L’acquirente è Rishal Shah, proprietario della società specializzata nel controllo e nell’ispezione dei farmaci Jekson Vision, una multinazionale con sedi in India, Usa, Russia, Inghilterra, Germania e Malta. Tra i tanti clienti di Jekson Vision, ci sono anche AstraZeneca e altre aziende farmaceutiche pronte a produrre il vaccino anti Covid come la francese Sanofi o l’elvetica Novartis.

Come spiega al Corriere della Sera l’avvocato Giuseppe La Scala, che ha seguito la vicenda giudiziaria inerente l’immobile “l’acquirente si è presentato da solo senza neanche l’intermediazione di un agente immobiliare. Ha saputo della casa grazie al tam tam delle sue amicizie e ha fatto l’offerta per quella che diventerà la sua abitazione”.

Case a Milano: Generali Re compra la Maggiolina, i Ferragnez scelgono l’attico a Citylife- Corriere.it

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Generali Re si compra la Maggiolina. I diciotto palazzi nel quartiere che comprende il Villaggio dei giornalisti passeranno di mano a giorni, con il fondo pensione Unicredit che vende a un prezzo superiore a 80 milioni. In un primo tempo aveva pensato di dismettere solo cinque edifici, dei 23 che possedeva in totale. Li aveva liberati dagli affittuari e venduti ai privati meno di due anni fa. Adesso invece la svolta, vara la maxi operazione con il colosso immobiliare della torre Hadid. Il rogito si firma a breve, Generali ristrutturerà tutto e divide il progetto in tre parti: una prima tranche di palazzine, più protette e immerse nel verde, sarà dedicata agli over 65, una seconda diventerà complesso residenziale del suo fondo europeo e una terza prevede a medio termine il frazionamento e la vendita delle unità abitative.

Secondo fonti del settore sarebbero stati venduti anche due dei gioielli più cari della città. Quello in via dei Giardini all’angolo con piazzetta Sant’Erasmo che fu di Valentina Cortese lo avrebbe preso la famiglia Rovati (Rotapharm). Quello di via Bigli angolo via Verri, dove abitò anche Massimo Moratti, appartenuto a Zunino e poi rilevato da un fondo, è stato ristrutturato e riconvertito a residenziale e negozi: l’agenzia Milano Immobili di prestigio di Luca Marotta in sei mesi ha venduto metà degli alloggi a un prezzo monstre di 20-22 mila euro al metro quadrato (e per l’attico da mille metri c’è una trattativa in esclusiva in corso). È sul mercato l’edificio di Banco Bpm in piazza dei Mercanti; in vendita in via Circo, per circa 7 milioni, palazzo con tanto di resti archeologici in giardino. Mentre la villa di Santo Versace, nel cuore della Milano della Moda, sul mercato per tanti anni (all’inizio il prezzo richiesto sfiorava i 50 milioni) è stata completamente ristrutturata e al momento non è più in vendita.