Napoli, vittima di rapina accusato di omicidio: avrebbe travolto i rapinatori con l’auto

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27 Marzo 2021

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Rapinato del rolex da due banditi in scooter, si sarebbe messo al loro inseguimento a bordo della sua Smart, raggiungendoli e speronandoli, facendo perdere loro l’equilibro e rovinare al suolo, provocandone quindi la morte. Sembrerebbe, in base all’ipotesi investigativa prevalente, un caso di «giustizia sommaria» quello avvenuto ieri sera all’estrema periferia di Marano, quasi al confine con Villaricca, nel Napoletano, costato la morte di due rapinatori e la contestazione per omicidio volontario a carico della vittima del raid.

Napoli, rapina finita male: auto sperona scooter, morti i due banditi

A perdere la vita sono stati i pregiudicati originari di Sant’Antimo (Napoli) Ciro Chirollo, di 30 anni, e Domenico Romano, di 40, mentre l’investitore, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli Nord, è il 26enne Giuseppe Greco, incensurato, e figlio di una persona nota alle forze dell’ordine per traffico di sostanze stupefacenti, anche se tale circostanza non sembra avere alcuna attinenza con quanto accaduto ieri sera. Greco, sentito dal sostituto della Procura di Napoli Nord Paolo Martinelli (indagine coordinata dal procuratore Carmine Renzulli) nel corso di un lungo interrogatorio protrattosi dalla serata di ieri alle 9.30 di questa mattina, ha ammesso di essere stato rapinato ma non di aver investito i due uomini. In particolare ha raccontato che i due banditi lo avrebbero rapinato, pistola in pugno, del Rolex, mentre altri complici gli avrebbero sottratto la Smart su cui viaggiava.

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Gli inquirenti, però, visti anche gli elementi emersi dalle testimonianze raccolte e da alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuto il fatto - Via Antica Consolare Campana - hanno contestato a Greco l’omicidio volontario, ritenendo più probabile, al momento, che sia stato lui ad investire i due banditi per poi schiantarsi contro un muro e scappare per poi recarsi successivamente in caserma. In effetti i carabinieri della Compagnia di Marano hanno trovato la Smart contro un muro, e a fianco il corpo di uno dei due banditi, mentre l’altro era ad una ventina di metri, vicino al T Max utilizzato per l’aggressione. Dall’analisi dello stato dei luoghi è sembrato agli investigatori altamente probabile che una rapina possa essere avvenuta: sul posto sono stati infatti trovati un Rolex, di cui il 26enne Greco ha rivendicato la proprietà, ed una pistola, probabilmente in uso ai due banditi, e persa durante la caduta.

Dinamica non ancora definita

Inoltre Chirollo e Romano avevano precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, ed è probabile - si rileva in ambienti investigativi - che abbiano già commesso rapine come quella messa a segno ieri sera. Al netto dunque di tale elementi che sembrerebbero convergere verso la prima e privilegiata ipotesi della rapina finita in tragedia in seguito ad una reazione sproporzionata del rapinato, la dinamica è però tutt’altro che definita, e ciò anche per il racconto fornito da Greco. Sono due in particolare le domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta: se nella Smart vi fosse in effetti Greco, o magari un altro rapinatore o una persona che il 26enne vuole coprire (ipotesi quest’ultima poco probabile), e se l’incidente che ha causato la morte di Chirollo e Romano sia stato volontario o colposo.

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Per ora resta comunque in piedi la ricostruzione emersa dopo il fatto, ovvero che il 26enne Greco fosse a bordo della Smart quando è stato avvicinato da Chirollo e Romano che viaggiavano sullo scooter ; i due lo avrebbero fermato e minacciato con una pistola, facendosi consegnare il Rolex, per poi fuggire a tutta velocità. A quel punto Greco si sarebbe messo al loro inseguimento, raggiungendoli e speronandoli, facendoli volare dal mezzo e ricadere violenza sull’asfalto, urto che ha provocato la morte quasi immediata. Anche Greco ha perso il controllo dell’auto, sbattendo contro un muro; è quindi sceso e fuggito, per poi recarsi in caserma dai carabinieri e raccontare la sua versione.

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Insegue e sperona i due rapinatori, indagato per omicidio

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È indagato per omicidio volontario il 26enne Giuseppe Greco che con la sua Smart, secondo le ricostruzioni investigative delineate finora, ha inseguito e speronato lo scooter con a bordo due uomini che lo avevano appena rapinato del rolex, facendoli cadere e uccidendoli. L’episodio è avvenuto ieri sera tra Marano e Villaricca, nel Napoletano. A perdere la vita sono stati i pregiudicati di Sant’Antimo Ciro Chirollo, di 30 anni, e Domenico Romano, di 40.

Greco, che ieri sera dopo aver speronato lo scooter ed esser finito con la Smart contro un muro, è fuggito per poi presentarsi alla caserma dei carabinieri, è stato sentito tutta la notte dal sostituto procuratore di Napoli Nord Paolo Martinelli. L’interrogatorio fiume si è protratto fino alle 9.30 di stamani, quindi il pm, dopo aver sentito il procuratore Carmine Renzulli, ha iscritto Greco nel registro degli indagati, senza richiedere però alcuna misura restrittiva, visto che il 26enne è incensurato e non sussistevano esigenze cautelari come il pericolo di fuga o la reiterazione del reato.

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Giuseppe Greco, 26 anni, con la sua Smart avrebbe inseguito e speronato lo scooter T Max con a bordo Ciro Chirollo, di 30 anni, e Domenico Romano, di 40, che lo avevano appena rapinato del rolex

È indagato per omicidio volontario il 26enne Giuseppe Greco che con la sua Smart avrebbe inseguito e speronato lo scooter T Max con a bordo due uomini che lo avevano appena rapinato del rolex.

Secondo quanto si è appreso il 26enne avrebbe urtato lo scooter facendo cadere in terra e rovinare sull’asfalto i due sospetti rapinatori, provocandone così la morte. L’episodio è avvenuto ieri sera tra Marano e Villaricca, nel Napoletano. A perdere la vita sono stati i pregiudicati di Sant’Antimo Ciro Chirollo, di 30 anni, e Domenico Romano, di 40. Poco prima avevano derubato il giovane del Rolex puntandogli una pistola.

Le immagini della videosorveglianza e alcuni testimoni avrebbero confermato la dinamica dei fatti. Il ventenne vittima della rapina, incensurato, dopo essersi allontanato dal luogo dell’incidente si sarebbe presentato spontaneamente in caserma. Ma le forze dell’ordine sarebbero già stati sulle sue tracce dato che la Smart era stata abbandonata contro un muro a poca distanza dallo scooter T Max dei due rapinatori. Sul posto sono stati trovati un orologio Rolex e una pistola. Sull’accaduto sta indagando la Procura di Napoli Nord.