Damiano ha un flirt con Giorgia Soleri? I rumors sul cantante

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AGI - Egitto e Sudan informeranno le Nazioni Unite, e il suo Consiglio di sicurezza, degli ultimi sviluppi della controversia in atto con l’Etiopia sulla Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd). Lo ha annunciato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, dopo il fallimento dell’incontro tenuto a Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo, presidente di turno dell’Unione africana (Ua). Il Cairo e Khartoum temono che la colossale diga in via di completamento sul Nilo Azzurro possa diminuire il flusso d’acqua in transito nei due Paesi. “In questa fase, c’è pieno coordinamento e unità di posizione con il Sudan - ha detto Shoukry all’emittente Extra News - inizieremo a rivolgerci alle organizzazioni internazionali per informarle degli sviluppi e chiedere loro di assumersi le proprie responsabilità”. Il ministro ha quindi precisato che anche l’Assemblea generale dell’Onu e il Consiglio di sicurezza devono essere informati e avere un ruolo attivo nella questione per scongiurare che la situazione “porti a tensioni e destabilizzi ulteriormente l’Africa orientale e il Corno d’Africa”. Shoukry ha spiegato la volontà di coinvolgere le organizzazioni internazionali perchè la questione “non pregiudica solo Egitto e Sudan, ma anche la pace e la sicurezza internazionali”. Nel corso dei colloqui a Kinshasa, Il Cairo e Khartoum hanno proposto nuovamente ad Addis Abeba di coinvolgere nel negoziato, oltre all’Ua, le Nazioni Unite, l’Unione europea e gli Stati Uniti, ottenendo un nuovo rifiuto. Nella sua dichiarazione, Shoukry ha accusato l’Etiopia di intransigenza. Per il ministro, i colloqui di Kinshasa hanno “chiaramente” confermato la mancanza di volontà politica da parte dell’Etiopia e il “continuo” stallo dei colloqui, con cui, a suo giudizio, Addis Abeba punta a imporre il fatto compiuto ai paesi a valle del Nilo. Già lo scorso anno, ricorda il sito Al Ahram, l’Egitto aveva chiesto l’intervento della comunità internazionale, ottenendo una sessione aperta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla diga in costruzione sul Nilo Azzurro. La sessione si tenne il 30 giugno del 2020 al termine della quale il Consiglio invitò i tre paesi africani a raggiungere un accordo e ad evitare azioni unilaterali. A preoccupare Il Cairo e Kharthoum è il prossimo riempimento della diga, in programma a luglio, che dovrebbe raccogliere circa 15 miliardi di metri cubi di acqua rispetto ai 4,9 miliardi di metri cubi dello scorso anno. L’Egitto, già alle prese con gravi carenze idriche, teme che tale operazione possa mettere ulteriormente a rischio l’approvvigionamento del Paese. Da parte sua, Khartoum ha detto di temere per le proprie dighe. Il presidente egiziano, Abdel-Fattah al-Sisi ha invitato l’Etiopia a non compromettere la quota egiziana di acqua del Nilo: “Dico ai nostri fratelli etiopi, non dovremmo arrivare a un punto in cui si tocca una goccia d’acqua dell’Egitto perché tutte le opzioni sono possibili - ha detto al Sisi nel corso dell’inaugurazione di un progetto al Cairo - la nostra cooperazione è preferibile. Costruire insieme è meglio che essere in disaccordo e azzuffarsi”. La replica dell’Etiopia L’Etiopia procederà “come programmato” e reputa “inaccettabile” la richiesta di un accordo prima di tale operazione, “che precluda i suoi legittimi diritti, attuali e futuri, sull’utilizzo del Nilo”. È quanto si legge nella nota diffusa da Addis Abeba dopo i colloqui tenuti a Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo, con Egitto e Sudan, accusati di aver adottato “un approccio volto a minare” il negoziato guidato dall’Unione africana (Ua) e di aver “ostacolato” il processo. Nel suo intervento di apertura dei colloqui a Kinshasa, il ministro degli Esteri etiope, Demeke Mekonnen, ha espresso la disponibilità del governo a “una conclusione favorevole del negoziato”, sottolineando però “il diritto di tutti i paesi rivieraschi ad usare il fiume Nilo” e “l’importanza di cancellare il monopolio dell’uso delle acque del Nilo da parte dei paesi a valle”. Entrando nel pieno dei colloqui, Addis Abeba ha quindi respinto la proposta di Egitto e Sudan di riconoscere agli attuali osservatori del negoziato, Sudafrica, Stati Uniti ed Unione Europea, lo stesso status dell’Ua perché “determinata a mantenere la piena proprietà del processo da parte dei tre paesi e l’integrità del processo guidato” dall’Unione africana. “I due paesi hanno seguito un approccio che cerca di minare il processo guidato dall’Ua e di portare la questione fuori dalla cornice africana - si legge nella nota diffusa da Addis Abeba - hanno anche bloccato la ripresa dei negoziati respingendo una bozza di comunicato che conteneva le decisioni adottate in due giorni di riunione. Entrambi i paesi hanno tentato di ostacolare il processo”. Riguardo la richiesta di Khartoum e il Cairo di arrivare a un accordo prima del prossimo riempimento del bacino della diga, previsto a luglio, Addis Abeba ha affermato che “non puo' stipulare un accordo che precluda i suoi legittimi diritti, attuali e futuri, sull’utilizzo del Nilo”. “Il riempimento per il secondo anno della Gerd avverrà come programmato ai sensi della Dichiarazione di principio (firmata dai tre paesi nel 2015, ndr) - ha dichiarato Addis Abeba nella nota - a questo riguardo, l’Etiopia ha espresso la propria disponibilità a facilitare lo scambio di dati e informazioni sul riempimento della diga” “Le posizioni che contestano il riempimento della diga prima della conclusione di un accordo non hanno alcun fondamento giuridico e violano il diritto intrinseco dell’Etiopia di utilizzare la sua risorsa naturale, è inaccettabile”. In conclusione del comunicato, il governo etiope ha fatto sapere di attendersi “che il processo venga ripreso la terza settimana di aprile” su richiesta “dell’attuale presidente dell’Ua”.

Damiano ha un flirt con Giorgia Soleri? I rumors sul cantante

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Damiano dei Maneskin ha un flirt con la bella Giorgia Soleri? Gli indizi scovati sui social sulla probabile liaison

Damiano David, giovanissimo frontman dei Maneskin, si palesa ufficialmente single, ma alcuni recenti gossip sembrano dimostrare il contrario. Nel suo cuore potrebbe infatti essere entrata una bellissima ragazza romana che risponde al nome di Giorgia Soleri. La giovane è del resto molto apprezzata su Instagram, dove vanta un seguito di oltre centomila follower, mentre di professione fa la modella.

Dal canto suo Damiano segue solo 57 persone, fra cui molti colleghi, qualche tatuatore e alcune star internazionali come Miley Cyrus e Sia. Fra le poche persone seguite dal cantante figura però anche la bellissima Giorgia, che non solo ha ricambiato il follow, ma anche tutti i like del bel vincitore di Sanremo.

Buongiorno con il gossip di Damiano e Giorgia Soleri a cui in realtà non credo ma se fosse vero non saprei chi invidiare probabilmente lui però perché lei è veramente un angelo sceso in terra — c h a r l i e | TFATWS SPOILERS (@minipolly) March 20, 2021

Per me Giorgia solari e Damiano dei Maneskin si stanno frequentando.

Io la butto la poi non so se è una notizia già ufficiale o meno. — ⚡U⚡IE (@susinalittle) March 19, 2021

Gli indizi a sostegno del flirt in corso sarebbero peraltro altri. Nelle scorse ore Damiano ha infatti pubblicato sui social un video dove canta seduto sopra quello che pare essere un letto con un copriletto a righe.

Lo stesso copriletto ricompare anche nelle foto della Soleri, scatenando subito i commenti dei fan. Cosa ci faceva il musicista a casa della modella? Vi ha forse passato la notte?

Tutti i tatuaggi di Damiano David dei Maneskin

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Sex symbol fuori da ogni schema, allergico alle etichette di genere e insofferente alle tendenze mainstream, Damiano David, frontman dei Måneskin, sta imponendo una nuova mascolinità libera e travolgente. Mentre i fan del cantante stanno facendo girare la voce di una sua presunta love story con la modella romana Giorgia Soleri (gossip, oimé, confermato in questo articolo) sulla pagina social della rock band arriva uno scatto bollente di Damiano, seduto con chitarra a tracolla, il capello wild al punto giusto e, visibile sul torso nudo, una lunga serie di tatuaggi.

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Tutti i tatuaggi di Damiano dei Maneskin

Classe 1999, segno zodiacale Capricorno, Damiano è irresistibilmente attratto dal mondo dei tattoo. E non ha paura di osare: nel 2018, il leader della rock band ha sollevato un polverone con la sua scelta di farsi tatuare sul corpo il volto di Gesù con espressione sofferente e corona di spine. Il fatto che il viso abbia i suoi tratti ha scatenato le polemiche, tanto che Damiano è stato insultato e accusato di blasfemia (lui ha poi spiegato che non si trattava di una riproduzione religiosa, bensì di una rappresentazione del tutto personale, senza messaggi religiosi).

Un tatuaggio dal forte significato per il musicista è quello inciso sulla parte alta del petto, a mo' di collana: la scritta “Il ballo della vita” riprende il titolo del primo album della band, in ricordo dell’esplosivo successo del disco, lanciato il 26 ottobre 2018 dalla Sony Music. Provocatoria e in perfetto stile Måneskin è il tatuaggio “Kiss this” riprodotto sulla natica di Damiano (lo si è visto in una scenografia con lap dance sul palco), mentre sul lato del busto, l’artista romano ha reinterpretato il titolo della celebre hit dei Cure “Boys don’t cry”, cancellando “don’t” e trasformando la frase in “Boys cry”. L’emoticon sconsolata al fianco del verso rivendica la capacità di emozionarsi e sì, anche piangere e disperarsi, degli uomini.

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Per non farsi mancare nulla, Damiano svela il suo lato più dolce e, sul braccio destro, dedica a sua madre la scritta “Mom”. Anche se il tatuaggio che i fan amano di più è quello impresso appena sopra l’inguine (già per questo very sexy): due ali accompagnate dal verso di una canzone del rapper Vegas Jones, “Per quel paio di ali d’oro. Avremmo pagato tutto l’oro al mondo”. Non c’è nulla da dire: Damiano sa come tenere alta l’attenzione e, ne siamo certe, ci regalerà moltissimi altri tattoo. Originali, inaspettati, sensuali, proprio come lui.

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