La tigre azzurra, chi è?/ Gli indizi: ipotesi Adriano Pappalardo, Claudio Lippi o…

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Al termine dell’esibizione della Tigre Azzurra, la giuria ha preso la parola. Patty Pravo ha detto: “Penso sia un mio amico, perché ha parlato molto di cibo e di problemi di salute. Mi sembra forte e anche dolce. Per me è Platinette”. Costantino Della Gherardesca ha invece rimarcato la questione salute, menzionando un possibile infarto superato in passato: per il conduttore di Pechino Express è Claudio Amendola. Caterina Balivo ha invece formulato l’ipotesi di una persona guarita da tumore e molto intonata, puntando tutto su Claudio Lippi. Francesco Facchinetti, dal canto suo, non si è voluto lasciare trasportare dagli indizi: “Non si tratta di una persona troppo attempata, ha una voce da doppiatore. Lui è Luca Ward”. Infine, Flavio Insinna punta tutto su Adriano Pappalardo, presente in “Aggiungi un posto a tavola”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

CHI È LA TIGRE AZZURRA?

La Tigre Azzurra ha fatto irruzione dopo il Lupo sul palco de Il Cantante Mascherato, dichiarando: “Uscita dalla giungla la mia fame atavica si è trasformata in fame di successo. Purtroppo non vedo maschere appetibili, quindi l’unica maniera per mangiare è continuare a cantare. Milly, aggiungi un posto a tavola“. Nella videoclip, il personaggio dice: “Io stesso ho dovuto prendere una decisione molto importante per la mia salute e sono stato costretto a confrontarmi con le mie paure. Ora, morsi e rimorsi li riservo alla tavola. Tieni quello che ti servo e il resto lascialo andare. La notte il mio umore si fa più scuro“. Dopodiché è partita la musica e la maschera ha intonato “Il pescatore” di Fabrizio De André. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

La Tigre Azzurra, chi è? Gli indizi

La Tigre Azzurra ha qualcosa a che fare con lo sporcarsi le mani e qualcuno ha addirittura avanzato l’ipotesi che possa trattarsi di uno chef, ma al momento di questo personaggio de Il Cantante Mascherato si sa davvero poco se non che è alto e che ha un leggero accento milanese che potrebbe essere il frutto di un tentativo di trattenere quello vero. Dove sta quindi la verità? La scorsa settimana la Tigre Azzurra si è presentata sul palco per la sua esibizione e per presentarsi al cospetto dei giudici che non si sono trovati d’accordo sul nome da fare mettendo insieme i personaggi più disparati della tv. Dopo l’esibizione sulle note de ‘L’immensità’ portando a casa un’ottima esibizione, quindi mettendo in mostra le sue doti, è toccato proprio a Costantino Della Gherardesca rompere il ghiaccio notando un accento milanese e lanciando il nome di Gue Pequeno bocciato dal collega Flavio Insinna che addirittura ripiega su Max Giusti, re del trasformismo anche nell’ultima edizione di Boss in Incognito.

Il figlio di Johnny Dorelli sotto la maschera del concorrente del Cantante Misterioso oppure no?

Altro indizio che può essere collegato al noto conduttore è quello relativo ad una lettera e, in particolare, la Tigre Azzurra ne Il Cantante Mascherato ha spiegato di amare le storie ma di essere consapevole che ce ne sono davvero poche interessanti invitando chi ne ha a scrivergli, forse perché sotto la maschera c’è qualcuno che ama raccontare le storie degli altri? Magari un giornalista? Anche gli altri giudici del programma di Milly Carlucci non riescono a trovare una linea comune facendo altri nomi.

Gli investigatori popolari sono convinti che sotto la maschera possa esserci Gianluca Guidi o Pino Insegno mentre Francesco Facchinetti è convinto che si tratti di uno sportivo appigliandosi all’indizio che parla di solitudine, facendo il nome di Walter Zenga. Caterina Balivo si concentra sull’altezza facendo il nome di Max Tortora mentre Patty Pravo concorda con i giudici popolari facendo quello del figlio di Johnny Dorelli, Gianluca Guidi. Chi avrà ragione e quali altri nomi verranno a galla dopo l’esibizione di questa sera e nuovi indizi?

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Che fantastica vita

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Genova, ottobre 1946. Johnny Dorelli, che ancora si chiama Giorgio Domenico Guidi, parte sulla nave “Sobieski” con destinazione New York, insieme alla mamma Andreina e il padre Nino D’Aurelio, nome d’arte che gli è stato affibbiato dalla Fonit: sì, perché Aurelio Guidi è stato arruolato proprio quando la sua carriera di cantante iniziava a ingranare e aveva già inciso diversi dischi di successo. A guerra finita Aurelio tenta di tutto per non sacrificare il suo talento, partecipa perfino al concorso indetto dalla Galleria del Corso a Milano, che prevede come primo premio un contratto con il manager italo-americano Corradetti per interpretare canzoni italiane e napoletane negli Stati Uniti. “Ma l’America è lontana, dall’altra parte della luna” canterà ai giorni nostri Lucio Dalla, in un’Italia tutta macerie le possibilità di mantenere la famiglia con il canto sono esigue, non c’è molta scelta per Aurelio che parte da solo per firmare l’ingaggio e, ratificato il contratto, torna a prendere Giorgio e la moglie. Senza conoscere una parola d’inglese a parte qualche frase imparata da Giorgio da un tenente di Chicago, in cabine della classe più infima riescono a mangiare cibo un po’ migliore quando il comandante invita Aurelio ai piani superiori per cantare. La famiglia abita in un alberghetto, il “Somerset”, tra Broadway e la Sesta strada, solo dopo cinque anni riusciranno a andare a stare in un appartamentino della Quarantasettesima…

Che fantastica vita quella di Johnny Dorelli, che insieme al giornalista Pier Luigi Vercesi ce la rivela in questo libro sorprendente, sorprendente proprio perché qui l’artista abbandona la ritrosia che ha sempre avuto riguardo al suo privato e a ottantatre anni decide di raccontare la sua “vita senza dire balle”. Johnny è un vero personaggio poliedrico amato dal grande pubblico: cantante, pianista, conduttore radiofonico e televisivo, attore cinematografico e teatrale, trentacinque film, vent’anni di teatro e televisione. Il libro è scritto in prima persona, in maniera colloquiale: sembra di ascoltare un nonno che condivide con autoironia i suoi ricordi, i personaggi importanti e famosi che ha conosciuto, gli innumerevoli flirt che gli sono stati attribuiti e i grandi amori, i fallimenti e i successi. Una sorta di lunga lettera/testamento per un pubblico familiare a cui vuole dare la sua versione dei fatti. Purtroppo, raccontare così tanti anni di carriera artistica, infaticabile e di successo mantenendo il numero di pagine contenuto ha portato spesso a stilare poco più che un elenco con qualche retroscena curioso. In queste parti si perdono il ritmo irridente e la naturalezza tipica dello showman Dorelli. Tuttavia emergono tra le righe ancora oggi, anche quando si toglie qualche sassolino dalle scarpe, il grande garbo e la tenacia di quel “ragazzo fortunato, un ragazzo di un metro e settanta su per giù, con dei capelli biondicci che tiravano al rossiccio. Dico ‘fortunato’, perché nemmeno io avrei scommesso un centesimo sul mio successo”.

Paola Quattrini, età, marito, carriera: chi è l’attrice

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Paola Quattrini è un’attrice completa, che ha avuto la possibilità di mettersi alla prova al cinema, in Tv e in teatro e vanta una carriera lunghissima, iniziata quando aveva solo quattro anni. Da bambina, infatti, è stata scelta per fare una piccola parte nel film “Il bacio di una morta”, diretto da Guido Brignone, tratto dal romanzo omonimo scritto da Carolina Invernizio. Chi pensava che quell’apparizione fosse isolata ha dovuto ben presto ricredersi. A soli otto anni, infatti, affianca in radio Corrado nel programma “Cavallo a dondolo”, per poi esordire due anni dopo in teatro nello spettacolo “Il potere e la gloria” di Graham Greene. La sua versatilità le ha permesso anche di mettersi alla prova in veste di doppiatrice: è sua la voce di Daphne nel cartone animato “Scooby Doo”.

Paola Quattrini: il grande amore per il teatro

Paola Quattrini è nata a Roma il 9 marzo del 1944 ed è apprezzata da un pubblico di tutte le età, non solo per i numerosi ruoli ricoperti, ma anche perché non è praticamente stata mai ferma a lungo. Tra e sue opere più famose possiamo citare “Panagulis vive” e “Di padre in figlio“, diretta da Vittorio Gassman. E’ stata poi nel cast di “La bomba”, uscito nel 1999, una delle ultime pellicole con protagonista proprio Gassman.

In teatro, invece, è riuscita a farsi apprezzare soprattutto per le commedie. Impossibile non ricordare le sue interpretazioni in “Il gufo e la gattina” e “Se devi dire una bugia dilla grossa”, ideata da Garinei e Giovannini. La chiusura dei teatri è stata proprio una delle decisioni più recenti che ha colpito maggiormente l’attrice: qui infatti lei si sente come a casa. “Il teatro è la mia vita, la mia ragione di vita, la mia vera identità. Mi ha fatto diventare quella che sono oggi e devo dire mi piaccio come persona. Sono cresciuta anche grazie al teatro, ai ruoli diversi che ho interpretato, ho ritrovato me stessa e mi ha permesso di regalare emozioni e sentire il brivido del pubblico. Un momento che adoro è quando vado sul palco prima che inizi lo spettacolo, sento il brusio della gente e intuisco da dietro il sipario come sarà la serata. Questo mi elettrizza e mi fa sentire giovane e vitale. Il teatro è per me un grande amore” – erano state le sue parole riportate da Viterbocitta.it.

Numerose sono state negli anni anche le sue apparizioni in Tv. Tra queste, “I demoni” (1972, “Puccini” (1973) e più recentemente “Una pallottola nel cuore”, fiction Rai con protagonista Gigi Proietti. A questo possiamo poi aggiungere anche il varietà “Finalmente venerdì”, condotto nel 1989 da Johnny Dorelli.

I premi ricevuti nella sua carriera

I riconoscimenti non sono mancati. Nel 1993 ha conquistato il Nastro d’Argento come Miglior Attrice non protagonista, nel 2010 è poi arrivato il Premio Gassman come Miglior Attrice. Un anno fa ha invece ricevuto il Premio Flaiano alla carriera.

Nel 2003 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l’ha nominata Commendatore della Repubblica Italiana. Questa la motivazione: “una vita dedicata al cinema, alla televisione e al teatro“.

Amori e figli dell’attrice

Paola è stata sposata per due volte, ma è rimasta legata soprattutto a Luciano Appignani, da cui ha avuto la sua unica figlia, Selvaggia. La donna, che oggi ha 45 anni, ha deciso di seguire le orme materne e ha intrapreso la carriera di attrice. E’ nota al pubblico con il cognome della mamma.

Le due non hanno sempre avuto un rapporto facilissimo. La figlia le ha infatti rimproverato di essere stata spesso assente a causa degli impegni lavorativi, ma ora lei si sta riscattando appieno come nonna.